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Mi piace immaginare l’incontro con la persona nella stanza della terapia come ad un momento che apre delle possibilità.

La possibilità di sentirsi accolti e non giudicati, la possibilità di esplorare insieme i significati delle proprie esperienze di vita e le loro implicazioni, la possibilità di dare un senso e legittimare anche quei vissuti che un senso sembrano non averlo.

Nella relazione che nasce da questo incontro vedo la possibilità di costruire insieme delle alternative a quelle situazioni che generano confusione, ansia, paura, dolore, quelle situazioni nelle quali ci si sente bloccati a vivere una sofferenza, senza riuscire, nonostante gli sforzi, a trovare una via d’uscita.

Come se, “a quattro mani”, provassimo a riscrivere la storia unica di ciascuno di noi, senza negare quello che è successo, ma trovando dei significati diversi che ci permettono di vedere nuove possibilità per il futuro.

“Scopo della psicoterapia costruttivista è quello di aiutare una persona a ri-costruire la propria vita senza che essa rimanga vittima del proprio passato” (George Kelly)

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